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gianluigi.gengione@gmail.com  

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Sembra quasi impossibile poter dire di aver assistito allo svolgimento del 21° Festival Internazionale del Circo d’Italia, a Latina. Eppure il Festival c’è stato davvero! Non c’è bisogno di pizzicotti per capire di non aver sognato. È stata un’impresa difficile, una scommessa, quella vinta dalla famiglia di Giulio Montico. Il grande Giulio, in qualche modo ne sarà fiero. Badate bene, non è retorica.


Mettere in piedi un Festival del Circo in questo periodo è veramente un’impresa e bisogna dare atto a Fabio e alla sua famiglia di aver messo in piedi, coraggiosamente, la 21a edizione di questa importante manifestazione internazionale.
Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il contributo della famiglia di Edoardo Vassallo che ha portato in Via Rossetti il proprio Circo Rony Roller.

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 Non lo sarebbe stata senza i validissimi collaboratori di sempre Tommy Cardarelli, Ruby Merzari, Fabrizio Montico, ai quali si sono aggiunti Rony Vassallo e Cica De Bianchi.
Abbiamo visto in pista anche Vinicio Canestrelli a dare una mano per lo smontaggio della gabbia. Ma la parte del leone non l’hanno fatta solo i felini, ma anche i tanti giovani artisti italiani che hanno partecipato alla kermesse pontina. Sono arrivati da tutta Italia, con determinazione, voglia, entusiasmo, nonostante le difficoltà di questo ormai lungo periodo.

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 Molti di loro, con i loro circhi, o nei circhi dove lavorano, hanno ripreso l’attività nonostante tutte le restrizioni: il limite di 200 persone a spettacolo si è aggiunto a tutte le difficoltà di sempre. Ma si va avanti. Si deve andare avanti, anche se è veramente difficile.
Tanti altri sono ancora fermi, in attesa di poter ripartire, e lo sono dall’inizio di marzo. C’è voluto coraggio anche da parte dei giovani artisti per fare anche molti chilometri per raggiungere Latina. A parte qualche eccezione erano al Festival per la prima volta: volevano esserci per dare il loro contributo. Questa edizione sarà ricordata per tanti anni come piacevole, sorprendente, tutta italiana.
Purtroppo non sarebbe stato proprio possibile far arrivare artisti dall’estero, come di consueto. Anche tanti direttori, addetti ai lavori, appassionati, sono rimasti a casa, ma hanno seguito il Festival in streaming, su Youtube.
In streaming anche la grande giuria tecnica internazionale. Un’altra giuria tecnica era presente a Latina, presieduta da Antonio Buccioni. Domenica, come accade ormai da parecchi anni, lo chapiteau bianco e rosso ha accolto anche la giuria della critica formata da personaggi che si occupano di circo sui siti più noti e da giornalisti locali.
Questo Festival 2020 ha dimostrato la voglia di ripartenza del circo italiano, di forza e determinazione. Un settore dello spettacolo dal vivo che reagisce e cerca la normalità, purtroppo ancora lontana. Una normalità che non appartiene ad alcuni artisti che abbiamo visto in pista, dato che sono veramente dei fuoriclasse.

DSC 0530 Fantastico, ed è l’aggettivo giusto, Gabriel Dell’Acqua, il giovanissimo verticalista di 10 anni, Oro nella categoria Junior. Esegue sorprendenti equilibri ad un solo braccio e se non fosse biondino, guardandolo di spalle sul praticabile, si potrebbe pensare ad un bravissimo cinese. Ma è italianissimo, figlio di Danilo Dell’Acqua e Anita Canestrelli. Ha imparato tutto a casa sua, nel circo di famiglia. E come ha imparato bene. Questo ragazzino farà parlare di sé e lo vedremo nei più importanti spettacoli a livello internazionale. È pazzesco ed è un piacere vedere quello che sa fare. Ha ottenuto ovazioni e, anche se il pubblico era limitato, per ovvi motivi, gli applausi sembravano quelli di un circo pieno zeppo. Nella serata di Gala, alla fine del suo numero, è stato raggiunto in pista da Adans Peres ed Erdeo Pellegrini che gli hanno fatto un bellissimo omaggio. Gabriel, sei un grande artista.
Ogni tanto nasce un fenomeno, come Guido Errani, Renè Casselly jr., solo per citarne alcuni, e ci auguriamo che Gabriel possa avere un futuro radioso come loro.

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 L’Oro nella categoria Senior è stato attribuito a Nicholas Errani che, col suo impeccabile numero al trapezio washington ha raccolto consensi da tutti. Strano non averlo visto prima a Latina: sono anni, anche se è un trentenne, che spadroneggia in questa ormai rara specialità. Impalo e brandeggi, in oscillazione e rotazione, di grande livello. Oro più che meritato.
Sei Argento e sei Bronzo, tra senior e junior. Gli Argento Senior sono stati attribuiti, tra gli altri, ai due giocolieri Sage Macaggi, specializzato nella giocoleria con i cappelli, e Darwin Pellegrini con clave, cerchi, palline e scatole di sigari, dove giongla a ritmo di Sirtaki.
Argento per Sara Mateva, che in un’edizione passata si era esibita in un numero aereo. Un bel numero di filo, il suo, con hula hoop e il passaggio finale con i tacchi sul cavo. Elegante e bella.

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 Argento anche per Roberta Bellucci che, con il suo Libertango ha stupito per velocità e ritmo ai tessuti. Si meritava questo premio.
Il primo Argento Junior è stato consegnato a Giorgia e Vinicio Canestrelli Jr. Hanno presentato un “minimo e massimo”, una “libertà” e un passo a due, in un unico quadro. Purtroppo Vinicio Jr. si è infortunato sabato pomeriggio scendendo in pista da cavallo. Vinicio Senior ha preso il suo posto nella libertà per una bella standing ovation. Auguri Vinicio Jr. e a presto in pista.

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 Un Argento Junior anche per Kimberly La Veglia, che ha presentato un bel numero di verticali nelle vesti di una nativa americana.
Bronzo senior per Maverik Niemen, figlio di Ivan e Romina Orfei. È stato molto bravo considerando anche il fatto che ha avuto un problema al ginocchio, ma si è ripreso benissimo. Un bel rola-rola.

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 Un altro Maverik e un altro Bronzo. Maverik Piazza, ventiduenne. L’abbiamo visto recentemente al Circo Moira Orfei (Montemagno-Stefano Orfei Nones). È velocissimo e travolgente con le sue “strappate”. Un Argento non sarebbe stato demeritato. Come non l’avrebbe rubato Shannon Orfei, equilibrista sul filo. È stata seguita dai Merzari per un certo periodo, ma è sicuramente grazie alla sua caparbietà e al suo impegno che ha stupito tutti ricevendo complimenti a man bassa, da tutti. Una ragazza che quando entra in pista si trasforma in una vera artista, elegante e sensuale, sul filo a ritmo di tango, con bei passaggi anche sulle punte. “È statuaria” – ha commentato il grande artista Aris Macaggi. Non è escluso che possa seguirla in futuro per migliorarla ulteriormente.
Aris aveva diversi artisti in gara che ha seguito nella formazione, come le giovani contorsioniste Nicole e Kimberly Martini, Shennon Lazar Biasini, Sonny Giganti, che ha frequentato i corsi dell’Accademia d’Arte Circense di Verona, ma non è stato fortunato al Festival. Dall’Accademia anche Erik Triulzi, con gli equilibri sulle sedie.
Un quarto Bronzo senior al giocoliere con il diabolo Michael Zorzan. Nella giornata di sabato ha lavorato alla perfezione arrivando a far volteggiare ben cinque diabolo. Domenica, invece, ha fatto molti errori, altrimenti avrebbe portato sicuramente un Argento. C’è da sottolineare, oltre alla tecnica, la bella e originale presentazione da uomo d’affari che perde l’aereo e trova i diabolo in un trolley.
Bronzo junior per Nicole Martini, figlia di Tamara Bizzarro e Massimiliano Martini. Da sola, senza la cugina, presenta un numero di verticali che si conclude con un equilibrio sui “tappi” alla Encho.

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 Bronzo junior anche per il bravo Darix De Bianchi giocoliere con il ‘bouncing’, le palline a rimbalzo. A soli 16 anni ha già ottenuto un bel successo all’ultimo Festival di Albacete in Spagna. È preciso ed elegante e anche per lui, come per molti altri, ci sarà un bel futuro. Il Premio della Critica è stato attribuito a Sharyn Monni, brava contorsionista nella sfera aerea. Si tratta di un’artista che ha già lavorato nei circhi più importanti come Krone Bau, Roncalli, Balkansky. Un bel numero, originale e ben presentato. Un premio proprio perfetto per lei. Peccato solo di non averla potuta vedere nella serata di Gala.

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Rossella, Robertino e Christel, i Wegliams Brothers, hanno portato a Latina il loro numero di pattinatori acrobatici. Sono molto giovani e miglioreranno sicuramente nei prossimi anni, anche se sono già bravi. Molto bello l’ultimo trucco: tourbillon con la ragazza sostenuta dai capelli al collo di Roberto.
In questo Festival, purtroppo, mancava l’orchestra dal vivo anche se la fonica era di ottimo livello e molte musiche hanno funzionato bene. Alcune altre, secondo il nostro parere, poco hanno a che fare con il numero che accompagnano. Ognuno ha i propri gusti, ma quando tutti dicono “che brutta questa musica” bisognerebbe riflettere.
Una cosa soprattutto: ragazzi, siete giovani e bravi, non scegliete le stesse musiche di un artista che ha fatto un numero simile trenta anni fa. Ce ne sono di bellissime da scegliere. Perdeteci un po’ di tempo e, magari, fatevi anche consigliare. Vedrete che i risultati ci saranno.
I costumi, invece, erano belli, anche molto belli. Non tutti, ma quasi tutti. In questo siete stati bravi e al passo con i tempi.

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Presente a tutti gli spettacoli l’ospite Denny Montico, con il suo numero di gabbia formato da quattro tigri e due leoni. Anche lui ha accolto l’invito di suo cugino Fabio partecipando a questa particolarissima 21a edizione. Si tratta di un buon numero che migliorerà ancora potendo lavorare ogni giorno. Bravo Denny.

DSC 0012 Jeson Caveagna ha partecipato a entrambi gli spettacoli con gags comiche simpatiche. Il suo partner è stato spesso Andrea Giachi, l’ormai storico presentatore del Festival, ma anche Jessy Franchetti. Li abbiamo visti in pista con un pezzo della comicità classica: “la sonnambula”. Bravi ad averla riproposta. Ci sono entrate comiche che, purtroppo, non si vedono più. Basti pensare che la mitica “Ape dammi il miele” tornò alla ribalta grazie a Fumagalli e Francesco Caroli stimolati da Bernhard Paul. Jeson ha presentato con successo anche il suo numero alle scale libere. E’ bravo e simpatico.

Molto bravo anche Angelo Patti, che arrivava a Latina dal Circo Sandra Orfei di Claudio Vassallo (che ha portato a Latina anche Nicholas Errani e Sara Mateva). Aveva anche partecipato ad un workshop di David Larible. Qualche simpatica gag per lui durante gli spettacoli, ma soprattutto l’inizio e il finale dello spettacolo, dove dimostra le sue capacità attoriali. Bravissimo.
Vogliamo ricordare anche gli altri giovani artisti che non hanno ricevuto premi importanti, ma hanno lavorato con entusiasmo come tutti gli altri: l’Acro Duo Nones di Moira e Alexander, con un “mano a mano”, il ventriloquo Giampaolo Maltese, le due pole dancers Ljuba Medini e Victoria Ardisson, il trasformismo di Yasmin Dell’Acqua, in pista col fratello Denis, il giovane giocoliere Nicolas Picard.
Veniamo da un brutto e lungo periodo di astinenza da circo, il futuro non promette luci e lustrini, almeno per ora. Questo Festival è stato un ricostituente. È stato un buon Festival che ci ha regalato bei momenti grazie a questi ragazzi straordinari. Grazie a tutti.

Flavio Michi