7giornicirco_banner 7giornicirco_banner1

Collegamenti Web

Ricerca

Per ricerche precedenti al 01/01/2017 usare l'opzione "Archivio fino al 2016" nel Menù principale

 

Consiglio Direttivo

 

Presidente

  • Francesco Mocellin

 

Consiglieri:

  • Cristiano Carminati
  • Flavio Michi
  • Francesco di Fluri
  • Geronimo Vercillo
  • Roberta Giordano

 

Segretario:

  • Gino Rossi

 

 

per inserire le tournee del vostro circo contattateci al seguente indirizzo email: 

gianluigi.gengione@gmail.com  

lombardig90@gmail.com 

facebook

 

RAI3

Nella serata del 24 Dicembre scorso abbiamo assistito alla prima serata del 42° Festival Internazionale del Circo di Montecarlo.

Non possiamo fare a meno di rammaricarci per la scelta editoriale che ha letteralmente censurato i numeri di animali dallo spettacolo, ad eccezione del 'passo a due' di Merrylu Casselly e Jozsef Richter

Vogliamo inviare un appello alla RAI.

Copiate il testo, firmatelo e inviatelo per mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e postatelo sulla pagina Facebook di RAI3.

Diffondetelo il più possibile

Invito tutti gli appassionati ed i telespettatori che ancora hanno a cuore la loro libertà ad esprimere la loro vibrante protesta nei confronti di RAI 3.

Mi aspetto una massiccia reazione per fare in modo che anche la voce del Circo possa contare.

Il Presidente

Francesco Mocellin


 

Ancora una volta lo scorso 24 dicembre RAI Tre ha mandato in onda una versione “mutilata” del Festival International du Cirque de Monte-Carlo, ovvero depurata dei numeri che prevedono la presenza di animali (a parte il passo a due equestre).

Si tratta di una decisione che appare surreale sotto il profilo della logica e del diritto: fino a prova contraria nel Principato di Monaco, nei principali paesi europei e soprattutto in Italia il dressage degli animali è perfettamente legittimo e la programmazione del Festival di Monte-Carlo ne prevede la presenza.

I telespettatori devono sapere che proprio alcuni di questi numeri conquistano i premi maggiori assegnati dalla giuria ma queste attrazioni non possono essere viste.

L’eliminazione di tali attrazioni appare una maldestra e brutale operazione di censura che impedisce al pubblico di decidere cosa vedere e cosa no.

La RAI è una rete pubblica che rappresenta i gusti del pubblico in generale e non può piegarsi per ragioni di opportunità, innervata da una certa codardia, alle indebite pressioni delle associazioni animaliste che rappresentano tutt’ora una rumorosa minoranza.